Riconoscere nei migranti il volto di Dio

In occasione della 109ma Giornata Mondiale del Migrante, avente per tema “Liberi di scegliere se migrare o se restare”, il nostro vescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa “San Nicolò di Bari” a Patti. Nel suo messaggio, il Papa Francesco ricorda che “i migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione” e sottolinea che alcune delle cause più visibili delle migrazioni sono “persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria”. In questa prospettiva, il Direttore diocesano per la Pastorale dei Migranti, don Leonardo Maimone evidenzia che “il Santo Padre indica che è necessario uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della Comunità internazionale per assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra”.

“E noi, come Chiesa diocesana,  – conclude – vogliamo pregare il Signore perché aiuti le nostre comunità cristiane a rispondere alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, sollecitudine, saggezza e lungimiranza, ciascuno secondo le proprie possibilità”.

Durante l’omelia, il vescovo Guglielmo ha fatto risaltare che “il Vangelo proclamato invita a riflettere sul nostro rapporto con Dio dinanzi al quale nessuno può pretendere di accampare diritti di primogenitura o privilegio. Dinanzi a Dio siamo tutti uguali e quindi fratelli amati dal Padre per amarci gli uni gli altri. Chi ama veramente il fratello non lo rifiuta, ma lo accoglie e lo aiuta nel bisogno. Il fratello, anche se appartiene ad un’altra etnia, cultura, razza non è mai un peso o un limite, ma una risorsa alla propria umanità”. “La Giornata del Migrante – ha concluso –  invita ad accrescere la sensibilità del cuore per riconoscere il volto di Dio nel fratello. Per tutti i credenti è anche un impegno a rendete concreta la solidarietà evangelica”.