Messaggio del Vescovo per la giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre 2022)

Carissimi Fratelli e Sorelle,

       Il prossimo 3 dicembre si celebrerà la Giornata Mondiale delle Persone con disabilità che quest’anno ha come tema: «dall’inclusione all’appartenenza». L’inclusione a pieno titolo delle persone con disabilità e la loro conseguente appartenenza nei vari ambiti dei vissuti esistenziali, è il segno di una umanità che valorizza la dignità della persona.

La Giornata, in questo secondo anno del Cammino sinodale, acquista un significato particolare perché invita a prestare attenzione e ascolto ai nostri fratelli e sorelle con disabilità; un ambito spesso inascoltato.

       Come comunità cristiana abbiamo il compito di promuovere evangelicamente la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza con lo stile sinodale di ascolto e di condivisione in tutte le attività programmate nella vita ecclesiale. Nessuno debba sentirsi escluso, tutti hanno il diritto di essere parte viva del cammino di una comunità.

             «La cultura dell’inclusione e dell’appartenenza, – scrive papa Francesco – contro la cultura dello scarto. La disabilità, in ogni sua forma, rappresenta una sfida e un’opportunità per costruire insieme una società più inclusiva e civile, dove i familiari, gli insegnanti e le associazioni… non siano lasciati soli ma siano sostenuti. Per questo è necessario continuare a sensibilizzare sui vari aspetti della disabilità, abbattendo i pregiudizi e promovendo la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza, fondata sulla dignità della persona» (Francesco, Discorso ai membri della Fondazione Italiana Autismo in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, 1 aprile 2022).

             Esorto tutte le comunità ecclesiali della nostra diocesi a stare vicino alle Persone con disabilità e alle loro famiglie perché sentano la nostra vicinanza fraterna e a impegnarsi a promuovere in ogni ambito la cultura dell’inclusione perché i nostri fratelli e sorelle con disabilità possano sperimentare la gioia dell’appartenenza senza pregiudizi e chiusure.

             Saluto tutti con affetto e un grande abbraccio rivolgo ai nostri fratelli e sorelle con disabilità.

             Il Signore Vi benedica.

                                                                                                     + Guglielmo Giombanco, Vescovo