Messaggio del Vescovo per la Quaresima

«Fermatevi e sappiate che io sono Dio»

(Salmo, 46, 11)

Carissimi Amici,

il cammino quaresimale che iniziamo con il mercoledì delle Ceneri è un tempo in cui siamo invitati a rientrare in noi stessi per avvertire nel cuore la necessità della presenza di Dio in noi. La vita frenetica che viviamo tutti giorni ci impedisce di fermarci e di ascoltare il cuore. Le parole del salmo 46 sono un forte invito a fermarsi, a prendere tempo per riconoscere Dio Signore della nostra vita.

La Quaresima, infatti, è un tempo per ritornare a Dio e ridare a Lui il primo posto nella nostra vita; un percorso che richiede fatica interiore e vigilanza; un tempo provvidenziale per liberarci dai tanti pesi fastidiosi e inutili che impediscono la realizzazione nella nostra esistenza di un nuovo “Esodo” che impegna il cuore e la mente e apre la strada della riconciliazione con Dio e con i fratelli. Tutto ciò implica una lotta contro quelle situazioni che impediscono di vivere l’adesione a Dio con cuore puro e di ottenere un’esistenza pacificata.

            Per questo è necessario intensificare l’ascolto della Parola e la preghiera per chiedere a Dio misericordia e sostegno. Non meno necessarie sono le opere di carità che testimoniamo la solidarietà evangeliche e la pratica del digiuno che ci rivela quale è la nostra vera fame, che cosa è veramente centrale nella nostra vita; esso è ascesi del bisogno ed educazione del desiderio.

L’impegno di conversione attesta la perenne giovinezza della fede cristiana sempre pronta a rinnovarsi perché radicata nel mistero di morte e di risurrezione di Cristo Signore. Ecco allora che la Quaresima viene incontro a noi come tempo di rinno­va­men­to spirituale, tempo per ritrovare e confermare la propria verità e la propria identità.

            Durante i giorni del tempo quaresimale fermiamoci alcuni momenti e racco­glia­moci in preghiere per permettere a Dio di parlare al nostro cuore, per scoprire da chi o da che cosa esso è occupato. Solo concedendoci questo tempo e scendendo in pro­­fondità possiamo iniziare un vero cammino di purificazione del cuore e speri­men­ta­re il passaggio di Dio nella nostra vita.

            Viviamo questo tempo grazia come il «momento favorevole» (2Cor 6,2) per vi­ve­re nella nostra vita l’esaltante esperienza dell’incontro tra la grazia e la libertà del cuo­­re e riscoprire così la gioia di riconoscersi figli amati dal Padre ricco di bontà e di mi­­sericordia.

            Vi auguro un cammino quaresimale fecondo e Vi benedico di cuore.

                                                                                                    + Guglielmo, Vescovo