Cartina della Diocesi di Patti

U c r i a

Floresta

Tortorici

 
PanoramaProcedendo sulla statale 116 verso l’interno, con lo sguardo che si perde tra valli e lussureggianti vegetazioni di castagneti e noccioleti, si arriva ad Ucria, situata a 710 metri sul livello del mare. L’abitato è in declio sulla vallata sinistra della fiumara di Sinagra. Qui diversi ordini religiosi, tra cui i Domenicani, i Minori Conventuali e le Benedettine, lasciarono significative tracce di religiosità.
 
Madonna della Scala
Nel 1739 vi nacque Michelangelo Aurifici, che entrato nell’ordine dei Minori, prese il nome di Padre Bernardino, uno dei più illustri scienziati del secolo, fondatore dell’Orto Botanico di Palermo e autore di apprezzate pubblicazioni. Numerose Chiese rinascimentali costellavano questo antico luogo.
Ne è testimonianza la bella Chiesa Madre, a tre navate, con luminose e possenti colonne marmoree, dal prezioso portale in pietra arenaria, lavorata sapientemente dagli scalpellini locali.
Madonna del Gagini All’interno, tra opere d’arte di grande valore, tra cui sono da ammirare gli altari barocchi in legno intagliato e con cromie in oro, è una "Madonna della Scala", di bottega gaginiana, dolce nel volto, raffinata nei decori.
Nella parte bassa dell’abitato è la Chiesa dell’Annunziata, che conserva il gruppo marmoreo dell’Annunciazione, del XVI secolo, attribuito ad Antonio Gagini.
Resti di antico portale
Il massiccio dell'EtnaDa Ucria la statale è tutta in salita ed anche qui ci si specchia in boschi di castagni e di noccioleti immensi ed incontaminati. Attraggono le caratteristiche costruzioni dei pastori e i resti arenari risalenti al periodo neolitico, di cui è superbo gioiello la Rocca di San Marco, dall’originalissimo ricamo, risultato dell’azione erosiva delle acque.
 
FlorestaPoco più su è Floresta, situata a 1.275 metri di altezza, da cui nelle giornate limpide si intravede anche il mare.
È il paesino più alto dell’Isola, sullo spartiacque dei Nebrodi, che d’inverno si ammanta di neve, con la visione del massiccio dell’Etna.
 
Panorama dall'altoLasciata la statale 116, in località Piano Campo, scendiamo con agili curve verso la valle.
Qui presso il letto del fiume è Tortorici, città regia, nota sia per gli artigiani fonditori di campane e delle canne da organo, sia per gli intagliatori del legno.
Madonna col Bambino Nella parte bassa della cittadina è la Chiesa di San Nicolò, ricostruita su una preesistente basilica bizantina, dal variopinto e caratteristico soffitto in legno, con statue e tele del XVII secolo. La Chiesa di San Francesco
Particolare della facciata
Più in su, su un’alta gradinata, si erge la Chiesa del Convento di San Francesco, di forme quattrocentesche.
Bella la facciata con portali a rilievi di tipo romanico, come pure l’interno, a tre navate, con eleganti colonne in pietra e con l’altare maggiore in legno riccamente intarsiato.
La Chiesa Madre dell'Assunta
La vicina Chiesa Madre, dedicata all’Assunta, è del 1581 e, tra preziose testimonianze storiche ed artistiche, conserva al suo interno opere pittoriche di pregio firmate da Giuseppe Tomasi, vissuto a Tortorici nel XVII secolo.
Sulla parte sinistra del torrente è il gioiello di una chiesetta tardo-medievale dedicata alla Vergine della Misericordia.
pagina precedente pagina successiva

More on del and along with con
HTML uploaded by GoFTP FREE Version