Iniziative Culturali

Nelle pagine seguenti sono riportate alcune delle iniziative più significative realizzate dalla Diocesi di Patti nel corso di questi ultimi anni. 

2002

ESPOSIZIONE DI ARTE SACRA

La Seta e la Sicilia
Maggio - Ottobre 2002
Coordinamento culturale di Basilio Scalisi

Provengono da varie chiese del territorio pattese i manufatti in rassegna, che sono stati esposti nei mesi di febbraio-aprile 2002 a Messina per la Mostra “La seta e la Sicilia” promossa dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e organizzata dalla Soprintendenza di Messina, riscuotendo vivo interesse.

Prima di riconsegnare queste opere ai paesi di provenienza, la Diocesi di Patti offre un’ulteriore opportunità di poter ammirare questa raccolta di opere d’arte tessile che attestano la cura e la tutela di un prestigioso patrimonio salvato dalla dispersione e dalla indifferenza.
Manufatti e opere seriche, rimaste per lungo tempo nel chiuso degli armadi e delle sagrestie, si offrono nella loro straordinaria bellezza a testimoniare la fecondità di laboratori e di artigiani dell’area nebroidea.
Le opere esposte sono intimamente legate al vissuto e fanno parte della stessa esistenza delle singole comunità, dato che hanno alle spalle una lunga tradizione di arti e di mestieri, che attraverso arredi e manufatti liturgici hanno segnato la storia artistica della Chiesa in questo territorio.
Il loro valore più recondito attiene pertanto alla memoria storica che permette di riscoprire il cammino di fede attraverso l’agire delle varie generazioni. È di immediata percezione il loro pregio artistico, poiché in esse si manifesta la capacità creativa di artisti, ricamatori e maestranze che hanno saputo soddisfare le richieste delle committenze illuminate (vescovi, parroci, confraternite, privati…) imprimendo nel sensibile il proprio senso religioso e la devozione della comunità cristiana.
Le opere presentate sono fondamentali testimonianze di quelle manifatture locali che perdono la connotazione di prodotti artigianali per assurgere alle più alte vette delle produzioni artistiche al pari con le collezioni pittoriche e scultoree. 

Sono altresì omaggio e attestazione della bravura delle maestranze messinesi e delle varie botteghe disseminate sulle colline nebroidee, della perizia delle ricamatrici di San Fratello, Alcara, San Marco, Mistretta, Tusa, Capizzi, la cui lunga tradizione è ancora radicata nella vita della gente.

Sono manufatti che si presentano carichi di vibrazioni, di echi, di ricordi, evidenziano una cultura che si esprimeva con coerenza in ogni aspetto della vita, dove le maestranze non infrequentemente erano costituite dagli stessi fedeli o dalle moniali che confezionavano preziosi ricami ed opere seriche per le proprie chiese o su committenza delle comunità a cui stava a cuore l’arredo delle proprie chiese.

I libri dei conti e gli inventari documentano la presenza in alcune parrocchie (San Marco, Frazzanò, Galati, Gioiosa…) di un consistente numero di ricamatori e ricamatrici, la cui raffinatezza e qualità erano ben note oltre l’ambito locale. La materia prima era fornita dalla diffusa coltivazione del gelso.

Si è di fronte non a semplici documenti puramente materiali, decontestualizzati e devitalizzati, ma ammiriamo oggetti che “tramandano nel tempo il genio e la spiritualità della comunità dei credenti”.
Presentano la bellezza di quanto è stato creato per il culto al fine di evocare l’inesprimibile gloria divina e al fine di magnificare la grandezza della creazione.
Testimoniano il percorso culturale e la spinta spirituale di questa comunità, legata ad un territorio ben definito, in cui la storia civile e religiosa, l’esperienza di fede, il vissuto di tante generazioni hanno prodotto questo incommensurabile patrimonio.

I tessili della diocesi di Patti selezionati per questa rassegna coprono un arco cronologico di quattro secoli, a partire dal XVI, e in larga parte riguardano pianete ricamate con fili d’oro e fili di seta; alcune dal forte effetto cromatico; altre con un ricco assortimento di motivi decorativi; altre realizzate con stoffe e tessuti a telaio; tutte interessanti sul piano tecnico e sul piano artistico; tutte comunicanti il sacro, il bello, l’antico, il Divino.
Nel complesso sono opere che riescono a dare emozione e a stupire per dignità, decoro e bellezza, comunicando il gusto dell’epoca in cui esse sono state realizzate. “La bellezza che trasmetterete alle generazioni di domani - scrive Giovanni Paolo II concludendo la sua Lettera agli artisti - sia tale da destare in esse lo stupore! Di fronte alla sacralità della vita e dell’essere umano, di fronte alle meraviglie dell’universo, l’unico atteggiamento adeguato è lo stupore”.

Sedi dell'Esposizione

Maggio - Giugno 2002
Patti
Chiesa Sacra Famiglia

Luglio 2002

San Marco d’Alunzio
Chiesa Ara Coeli

Agosto 2002

Tusa
Chiesa San Nicolò

Settembre-Ottobre 2002

Capizzi
Chiesa Sant’Antonio

Orario visite

9.30 - 12.30
16.30 - 19,30


ESPOSIZIONE "VIA LUCIS"

MOSTRA NAZIONALE "SEGNI DEL 9CENTO"


Per  informazioni
Ufficio Diocesano Beni Culturali (0941-240866)
giorni feriali dalle 9.00 alle 12.30, tranne il sabato.

 

 

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