Le Stazioni

Prima Stazione

Gesù nel Getsemani


Dal Vangelo secondo Marco
(14, 32-38)

Giunsero intanto in un podere chiamato Getsemani ed Egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre io prego”.
Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni  e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro:
“La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”.
Poi, andato un po’ innanzi si gettò a terra e pregò che se fosse possibile passasse da Lui quell’ora.
E diceva “Abbà, Padre. Tutto è possibile a Te, allontana da me questo calice. Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi Tu”. Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro:
“Simone dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora sola? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”.

Riflessione

Abbiamo letto nel Vangelo di Marco che Gesù, spostatosi più avanti, cominciò a pregare, fidandosi dell’aiuto dei suoi. Tornato indietro li trovò che dormivano. Dice Gesù: “Non avete potuto vegliare e pregare con me un’ora sola?” E’ questo un momento di estrema solitudine di Gesù. Egli sapeva che non poteva essere aiutato in quella prova terribile, ma si è fidato dei suoi come si fida di noi. Saremo capaci di accompagnare Gesù e di non lasciarlo solo nel momento  in cui la sua umanità è messa duramente alla prova? Molto spesso, a parole, siamo pronti a dare la vita per l’amico; ma un naturale o innaturale spirito di conservazione ci trattiene dall’essere altruisti fino in fondo.
Un secondo momento che ci spinge a riflettere sulla solitudine di Gesù anche nella sua obbedienza di Figlio è il momento in cui, colmo d’ansia e di paura per ciò che doveva fare, dice: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”.
La solitudine è ancora più evidente: il Padre stesso sembra che abbia bisogno dello strazio e della morte del Figlio. La domanda sul perché di questa situazione si fa più sconvolgente se pensiamo che il Figlio che soffre, pronto a morire, è strettamente uni­to al Padre: Padre, Figlio e Spirito Santo sono tre persone in un solo Dio. Noi non riusciamo a capire. Per questo, o Gesù, aiutaci ad essere forti nella fede, perché possiamo seguirti in questa tua via dolorosa, colmando con le nostre preghiere, senz’altro insufficienti, il tuo amore di Figlio. Tu sei appena agli inizi di una strada della sofferenza in cui nessuno, tranne la Madre impotente, ti potrà capire.

Anche noi, Gesù, ti abbiamo abbandonato; anche noi ci sentiamo abbandonati.
Non ci lasciare nell’abbandono.
Vogliamo essere uniti a Te sulla croce.

Seconda Stazione

 

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