Via Crucis


Il volume, edito dalla Diocesi di Patti per il Venerdì Santo del 2002, contiene le riflessioni e le preghiere preparate dal prof. Giovanni Natoli per la Via Crucis cittadina.

"La Pietà" di Alberto Sughi

Presentazione di Mons. Vescovo

Il Vangelo è, ampiamente introdotto, il racconto della crocifissione, morte e risurrezione di Gesù con le connesse sofferenze morali e fisiche.
Dopo duemila anni non finiamo di essere interessati a tale racconto perché “Dio ha tanto amato gli uomini da dare per loro il suo Unigenito” (Gv 3,16) per salvarli tutti, gratis, per mezzo di Gesù Cristo morto e risorto. Li salva, questo è punto di capitale momento, amandoli.
Non c’è però amore che non si esprima dando e soffrendo. E, per questo, il racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù è il racconto del suo amore. Un racconto che, nel suo insieme o nei particolari, interessa e provoca da sempre la vita di tutti e il talento di santi, pittori, scultori, musicisti, poeti.
Dalle flagellazioni di Tiziano Vecellio, ora a Louvre, e di Mattia Stomer, ora nell’Oratorio del Rosario di Palermo, a Mantenga, agli umili madonnari, agli anonimi narratori delle vie crucis che ornano le pareti delle più sconosciute cappelle, dagli autori delle Pietà famose ai disegnatori delle oleografie devozionali, da Bach con la sua Passione secondo Matteo ai componenti delle bande musicali dei nostri paesi.
Nella scia di questo corale interesse per la passione di Cristo, Patti  nella serata del Venerdì Santo diventa ogni anno una cattedrale all’aperto, un unico spazio sacro nel quale la passione di Gesù si rivive, vi si entra, vi si partecipa, si sente. Il dolore, lo schianto, l’amara solitudine del Cristo si fanno dramma corale. Il dolore di Maria, la pietà dei piccoli, la vigliaccheria, il tradimento, il calcolo dei diversi personaggi tornano a commuovere.
Quest’anno legherà il tutto la guida preparata dal Prof. Giovanni Natoli che ringrazio per avere accettato la mia richiesta.
Le riflessioni del Prof. Natoli sono certo preziose perché cariche di cultura e fede.
Fede e cultura in lui hanno la valenza particolare perché sconoscono la freddezza di chi ‘sa’ e abbondano del calore di chi è testimone di Cristo perché ne rivive la passione.
Ripresento la mia gratitudine al Prof. Natoli per le schegge di saggezza evangelica che ci partecipa dalla sua non facile cattedra.
Fiducioso, consegno il frutto della sua fatica a quanti stasera, seguendo devotamente le ‘varette’, animeranno Patti cattedrale all’aperto.
Con la mia benedizione.
Patti, 29 marzo, Venerdì Santo del 2002

+ Ignazio Zambito, Vescovo

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