Domenica 9 novembre 2025 celebreremo la 75a Giornata Nazionale del Ringraziamento, che quest’anno la Chiesa italiana ci invita a vivere sul tema «Giubileo, rigenerazione della terra e speranza per l’umanità». Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale nel cammino ecclesiale, che ci richiama al dovere e alla gioia di rendere grazie al Signore per i frutti della terra e per il lavoro dell’uomo, riconoscendo in essi il segno della sua benevolenza e della sua provvidenza.
In un tempo segnato da crisi ambientali, da squilibri economici e sociali e da un progressivo impoverimento delle relazioni umane, la Giornata del Ringraziamento ci invita a riscoprire la gratitudine come stile di vita, come atteggiamento del cuore che apre alla speranza e alla responsabilità verso il creato e verso i fratelli. Ringraziare significa riconoscere che nulla ci appartiene davvero, ma tutto ci è donato, e che siamo chiamati a custodire la terra non come padroni, ma come amministratori attenti e solidali.
Vi invito pertanto a valorizzare questa Giornata all’interno delle celebrazioni eucaristiche domenicali, inserendo nelle preghiere dei fedeli intenzioni che richiamino il tema della gratitudine per i doni della terra, del lavoro e della vita. Sarebbe bello che le nostre comunità sapessero esprimere, anche attraverso piccoli segni e parole, la riconoscenza al Signore per i frutti del creato e per l’impegno quotidiano di tanti uomini e donne che lavorano con dedizione nei campi, nelle imprese e nei luoghi dove la fatica si intreccia alla speranza.
Desidero, inoltre, proporre un segno concreto di comunione e di responsabilità: in occasione della Giornata del Ringraziamento, ogni comunità parrocchiale potrà promuovere una raccolta alimentare da destinare alle Caritas parrocchiali. Sarà un gesto semplice ma significativo, capace di trasformare la gratitudine in solidarietà, e di ricordarci che il dono ricevuto trova il suo compimento solo quando viene condiviso.
Celebrare il Ringraziamento significa anche riconoscere che la terra, come la vita, può rigenerarsi solo se custodita e condivisa. La speranza di cui parla il tema di quest’anno nasce proprio da questa consapevolezza: ogni gesto di cura, di sobrietà, di attenzione al creato e al prossimo contribuisce a ricostruire la trama fragile della fraternità.
Vi ringrazio fin d’ora per la vostra sensibilità e per l’impegno con cui saprete accogliere e animare questa Giornata. Il Signore benedica le nostre comunità e le renda sempre più capaci di ringraziare con la vita, di custodire con amore e di condividere con gioia.
Con stima e gratitudine,
Gliaca di Piraino, 03.11.2025
Il Direttore Don Antonio Mancuso
