La comunicazione sia veicolo di speranza

Il pellegrinaggio alla Porta Santa e l’incontro con Papa Francesco (che, tra l’altro, non ha neanche letto il suo intervento perché visibilmente raffreddato e affaticato) sono stati oggi i “momenti forti” del Giubileo del mondo della comunicazione (presenti giornalisti di 148 paesi del mondo).

Momenti emozionanti e ricchi di significato, ma anche “promessa” di impegno affinché la comunicazione possa essere davvero veicolo di speranza. Una sorta di ritornello, questo, che è risuonato, sempre nell’aula Paolo VI, nelle parole di Maria Ressa, giornalista filippina, Nobel per la pace nel 2021, e di Colum McCann, scrittore irlandese naturalizzato americano. Ed ha continuato a risuonare nella basilica di Santa Maria in Trastevere, dove il giornalista e saggista Ferruccio De Bortoli ha “dialogato’ con il cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Cei, su “Comunicare speranza e pace”. Tanti gli aspetti toccati, compresi temi di strettissima attualità, dalla foto dei migranti incatenati “arrivata” dagli Stati Uniti, alla fragile tregua fra Israele e Hamas, dalla guerra in Ucraina agli abusi all’interno della Chiesa.

I refrain di fondo sono stati: “Le persone non sono la merce dell’informazione” e “Preservare lo spirito critico e non affrontare soprattutto determinati argomenti come se ci fossero due curve di tifosi contrapposte”.

Il Giubileo del mondo della comunicazione si concluderà domani, Domenica della Parola di Dio, con la messa presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro.