Messaggio augurale del Vescovo Guglielmo per la Santa Pasqua

Carissimi Amici,

            ci avviamo a celebrare la Pasqua di Risurrezione del Signore Gesù e con il cuore colmo di stupore nella fede percepiamo la forza della vita che risorge.  Il mio augurio si colloca, quest’anno, in un contesto nazionale ed internazionale che non è tra i migliori.

            Penso alla guerra in Ucraina, Siria e in altre parti del mondo che sta mietendo tante vittime innocenti, ai tanti profughi e migranti in cerca di accoglienza e di si­cu­­rez­za, alle tante persone senza lavoro, soprattutto i giovani.

Viviamo in una situazione che suscita non poche e non lievi preoccupazioni.  È l’uomo che continua ad essere minacciato, umiliato, colpito e ucciso perché nel mondo si sta spegnendo l’amore e assistiamo ad una crescente disumanizzazione che rinnova l’angoscia dei tanti «Venerdì santi» della storia.

La festa di Pasqua è la solennità più gioiosa dell’anno liturgico, ma in tale con­testo possiamo cantare veramente la nostra gioia perché Cristo è Risorto e augurare “Buona Pasqua”, mentre non lontano da noi vi è molta gente che soffre ingiustamente? Come possiamo proclamare la gioia della Risurrezione dinanzi alla evidente e dura sofferenza dei volti dei bambini e degli anziani che ogni giorno scorre davanti ai nostri occhi?

            Sì, cari amici, non solo possiamo, ma dobbiamo annunciare con forza l’annun­cio di gioia: «Il Signore è risorto! È veramente risorto!» perché questo è un annuncio di speranza. Cristo è stato vittima innocente di una assurda violenza come quella che an­cora oggi si ripete, ma Egli ha sconfitto il male e la morte ed ha trionfato sulla cattiveria cieca.

La gioia che il Risorto dona a tutti gli uomini infatti non è semplicemente una con­dizione o un sentimento, ma manifestazione di una scoperta interiore come espressione di felicita piena che apre la vita alla speranza, come il mattino di Pasqua al sepolcro vuoto.

La Risurrezione di Cristo innesta nel cuore dell’uomo il germe della speranza che testimonia la vittoria dell’uomo Gesù sul male e sulla morte e invita a credere che essi, in tutte le forme che assumono dinanzi all’uomo, non hanno l’ultima parola.

            Se veramente crediamo che il Signore è risorto dobbiamo ripartire da Lui e, insieme con Lui, operare perché la comunità umana riscopra l’unica via percorribile per la felicità di tutti, che è la via della fraternità, della pace e dell’amore.

Con affetto auguro a tutti voi buona Pasqua nella gioia del Signore Risorto. Auguri!

                                                                + Guglielmo, Vescovo