Prima Stazione

Riflessione proposta da Antonio Osnato

Gesù è condannato a morte

«Ecco il vostro re», disse Pilato rivolgendosi alla folla assetata del sangue del Giusto di cui si invocava la condanna.
Pilato apparve sollevato dal peso della sua decisione, scaturita da un giudizio affrettato che non coinvolse la propria coscienza. Il popolo accecato da idoli, schiavo dell’oro, non volle la verità, e rinnegandola, con l’ausilio dei sommi sacerdoti, rinnegò anche il suo Re.

Il Figlio, l’Uomo, ubbidendo alla volontà del Padre, non si ribella, abbraccia la Croce, rende sacra la propria sofferenza per la salvezza del mondo.
Gesù, messaggero d’amore, è venuto sulla terra per salvare il mondo, non per condannare ma per insegnarci a perdonare.
Perdono, germoglio di sofferenza, lievito di grano, ostia, corpo di Cristo, che spazzi schiavitù, che vanifichi ribellioni, che conduci sulla via dell'amore e riveli l’imperscrutabile umanità di Dio.

Il giudizio di Pilato è il comportamento di quel giudice, di quel funzionario, di quel genitore, di quel controllore, di tutte quelle persone che si sottraggono consapevolmente al richiamo imperioso della propria coscienza, scegliendo la comoda strada del compromesso, strada lastricata di errori, favori, vittime sacrificali, sangue di innocenti che gridano in eterno l’intervento della giustizia Divina
.

Seconda Stazione

 

Read more about: del and che
The Fastest FTP on the planet Go FTP FREE Software