Musei di Arte Sacra in Diocesi

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Capizzi

Naso


L’esposizione museale ovviamente ha limiti di varia natura, dato che ha potuto usufruire di spazi ben delimitati e ha preso in considerazione solo oggetti d’arte meno funzionali alle esigenze attuali del culto.

Tuttavia essa si relaziona e rimanda efficacemente al ricco e fecondo patrimonio che è esposto nel suo luogo naturale, cioè nelle suggestive chiese di Naso, la cui visita costituisce un necessario completamento e dà senso di continuità al limitato percorso museale ed aggiunge inoltre ulteriori elementi di conoscenza del fervore religioso e della vitalità artistica di questa nobile terra.


L’aver realizzato con tenacia e rigore il Museo di Arte Sacra costituisce una testimonianza sul percorso culturale e sulle spinte spirituali della comunità di Naso, nel cui territorio ben definito la storia civile e religiosa, l’esperienza di fede, il vissuto di tante generazioni hanno via via prodotto questo patrimonio, ricco di capolavori d’arte che costituiscono un messaggio spirituale e religioso, che oggi si consegna alle generazioni nuove per emozioni e tensioni al Sacro, al Bello, al Divino.

Naso-piantina.jpg (61818 byte)Il Museo, che si sviluppa in un percorso espositivo di circa 260 mq., risulta suddiviso in quattro sezioni.

Nella prima sezione sono esposte opere lignee che documentano nella forma plastica l’abilità di anonimi artigiani che operano su committenza della comunità locale a cui sta a cuore l’arredo delle proprie chiese. Sono altresì interessanti le maioliche che evocano l’intensa attività dei “maiolicari” attivi a Naso dal Quattrocento al Seicento.

Proseguendo il percorso, nella seconda sezione paramenti antichi ed una bronzea campana si offrono nella loro straordinaria bellezza a testimoniare la fecondità di laboratori e di artigiani dell’area nebroidea. Hanno una loro specifica valenza alcuni oggetti che appartenevano a pii sodalizi e confraternite, importanti testimonianze della vitalità religiosa nasense.

Nella terza sezione sono raggruppate tele ed opere lapidee. Nell’austera risonanza architettonica delle volte spicca fra tutte la “Madonna col Bambino dormiente”, tavola lignea di estrema raffinatezza, che risale ai primi decenni del Cinquecento e si ascrive alla cerchia di Joos van Cleve (Anversa 1485 ca. – 1540).
Interessanti sono i due ovali attribuiti ad Olivio Sozzi (Catania 1690 – Ispica 1765) e la ricostruzione schematica della perduta “porta Piazza”.

La sezione quarta, costituita da piccoli vani comunicanti, raccoglie arredi argentei (calici, navicelle, turiboli, secchielli, ostensori, pissidi, reliquiari, crocifissi…).
È di immediata percezione il loro pregio, poiché in tali arredi si manifesta la capacità creativa di artisti, decoratori e maestranze che hanno saputo soddisfare le richieste delle committenze locali illuminate, imprimendo nel sensibile il proprio senso religioso e la devozione della comunità cristiana.
In una apposita sezione sono esposti oggetti votivi di particolare valenza antropologica, rimandanti ad una cultura religiosa carica di vibrazioni e di riconoscenza.
Clicca qui per visitare il Museo Diocesano di Patti

Per informazioni

Comune di Naso (Me) - Tel. 0941 961439
Ufficio Diocesano Beni Culturali - Tel. 0941 240866